Cultura |
stampa pagina |
GRAZ. Museo Kunsthaus compie 10 anni

Uno dei musei di arte contemporanea più innovativi, creativi e divertenti del mondo, la Kunsthaus di Graz (Austria) compie 10 anni. Situata tra il fiume Mur e i tetti rossi dei palazzi barocchi del centro storico è come una bolla blu ed è Friendly alien, cioè alieno amichevole perché è diversa, totalmente aliena a ciò che la circonda, ma bella, accogliente, sorprendente tanto da aver conquistato il titolo di simbolo della vitalità della capitale stiriana.
“Solo le città deboli non sono in grado di reggere la presenza di manufatti dotati di grande personalità”, commentò alla sua inaugurazione Peter Cook l’architetto che, in coppia con Colin Fournier, progettò questa sorta di extraterrestre atterrato nel centro cittadino.
La Kunsthaus, infatti, è un edificio che non trae alcun riferimento dal vissuto cittadino. Una splendida provocazione. Capace, però, di superare, nel cuore dei grazesi, palazzi storici come la Luegghaus tutta stucchi e arcate, Palais Saurau, con il guerriero turco che osserva i passanti da una nicchia o la gemalte Haus, il palazzo dipinto della Herrengasse. La Kunsthaus ospita arte - l’arte contemporanea degli ultimi 40 anni - ma è, al tempo stesso, arte. La sua facciata, grazie alle 900 lampadine ogni due mesi si trasforma in un’installazione luminosa diversa.
Per il decennale, numerosi sono i festeggiamenti. Si inizia con un super regalo di 10 giorni di ingresso gratuito, per tutti, dal 22 settembre al 3 ottobre. Poi tra la sera del 27 settembre sino alla notte del 28 la Kunsthaus intratterrà i suoi ospiti con un ricchissimo programma di eventi: dal mercatino alle visite guidate speciali, dalle conferenze con i big dell’arte mondiale a incontri dedicati alla cultura. Ci saranno grandi personaggi, tra cui il direttore della Tate Gallery of Modern Art di Londra, Chris Dercon. Alla fine ci sarà un grande party per immergersi nel blu della grande bolla.
Per l’occasione, l’atrio di ingresso e il ristorante saranno arricchiti da un’opera tessile dell’artista Gilbert Bretterbauer. Inoltre il collettivo Resanita stravolgerà il volto della Südtiroler Platz, la piazza su cui si affaccia il museo, rendendolo più verde, colorato, contemporaneo: un vero salotto cittadino innovativo e divertente. Inoltre, il needle, lo spazio più panoramico del museo, si trasformerà in bar con vista sulla Torre dell’Orologio
La grande mostra che accompagnerà il compleanno della Kunsthaus sarà Culture City: edifici culturali da Bilbao allo Zeche Zollverein, proposta in collaborazione con l’Accademia delle Arti di Berlino. L’esposizione proporrà non solo i progetti, le foto e i modelli delle architetture presentate, ma presenterà dei tour virtuali al loro interno, di altissima qualità, grazie alla tecnologia dell’ ipad.
Carlo Torriani
FESTA DELLA MARINERIA A LA SPEZIA

A La Spezia si svolgerà dal 3 al 6 ottobre la Festa della Marineria dedicata all’arte, alla cultura, alla scienza e alle tradizioni del mare. Nel corso dei quattro giorni si terranno oltre 200 eventi con regate, esibizioni di barche storiche, visite ai bastimenti, mostre tematiche, spettacoli, musica, incontri con autori, scienziati, personalità del mondo del mare e gastronomia. In particolare ci sarà l’arrivo dei grandi velieri della Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta, la grande regata internazionale dedicata alle Tall Ships e organizzata da STI (Sail Training International) che partirà da Barcellona a fine settembre e, dopo Tolone, arriverà alla Spezia.
Per l’occasione, venerdì 4, nel centro cittadino si terrà la parata degli equipaggi provenienti da tutto il mondo mentre sabato si concluderà con la cerimonia di premiazione della regata.
La scorsa edizione ha registrato 250.000 visitatori e attualmente sono 30 le regine del mare che hanno confermato la loro presenza alla Spezia e saranno visitabili dal pubblico nei giorni della Festa. Tra queste la russa Mir (110 m), l’Amerigo Vespucci (100,6 m), l’olandese Gulden Leeuw (70,10 m).
Carlo Torriani
LA FIORITURA DEGLI IBISCUS ALL'ISOLA MADRE
Un'occasione straordinaria per visitare le isole Borromee, ed in particolare lisola Madre, è rappresentata questanno dall'apertura, nel mese di settembre, del Viale degli agrumi per ammirare la straordinaria collezione di ibischi dei principi Borromeo.
Circa novanta varietà che, collezionate e coltivate negli anni dagli abili giardinieri dell'isola, orneranno di colori che rimandano a paesi lontani le terrazza calde della più grande tra le isole Borromee.
A questo genere di fiori appartengono circa 300 specie di origine tropicale e subtropicale, tra cui spicca l Hibiscus rosa-sinensis, il più bello e variegato, un sempreverde da cui sono state ottenute infinite varietà. I fiori molto grandi, originariamente di un colore rosso intenso, esistono ormai in varietà che vanno dal bianco, all'arancione, al rosa, al fucsia al marrone, con varietà multicolori, multipetale o "stropicciate". L'ibisco è inoltre un fiore dall'alto valore simbolico, basti pensare che a Thaiti le ragazze sono solite appuntarsi tra i capelli un ibisco rosso cremisi, quando si recano a ballare. In ogni caso questo fiore proprio per lestrema bellezza accompagnata dalla breve durata, ciascun fiore sboccia per un solo giorno, simboleggia la bellezza fugace.
I mesi di settembre ed ottobre del resto sono tra i migliori per visitare i giardini Borromeo dellisola Madre e dell'isola Bella. All'isola Madre i giardini si colorano con le fioriture di Amarillys, Canne da fiore, Fucsie e Lantane mentre nelle fontane sbocciano le Ninfee tropicali ed i Fior di loto.
La quiete e la pace dei giardini Borromeo regaleranno così ancora una volta ai visitatori attimi di assoluta distensione immersi nel fascino di una natura rigogliosa ed intatta.
LIsola Bella e lisola Madre sono aperte tutti i giorni
fino al 3 Novembre
Per informazioni: Isola Bella 0323 30556
NON SIAMO MICA PIU’ L’ASILO MARIUCCIA!
A monte del femminicidio, fenomeno in costante aumento anche in Italia, c’è sempre la violenza contro le donne. Una vera e propria epidemia: 7 donne su 10 nel mondo subiscono, nel corso della loro vita, violenza fisica o psicologica.
Per difendere le donne abusate, spesso con bambini (una donna su quattro subisce emarginazione e soprusi durante la gravidanza) occorre non solo che i media ne parlino adeguatamente, ma che si agisca con gli strumenti e le strutture più adatti.
Ne hanno discusso, nei giorni scorsi al Circolo della Stampa di Milano:
Giangiacomo Schiavi, vicedirettore Corriere della Sera
Pierfrancesco Majorino, assessore Politiche sociali Comune di Milano
Giusy Laganà, giornalista, docente marketing e comunicazione sociale
Camillo de Milato, presidente Fondazione Asilo Mariuccia
Susanna Mantovani,presidente Comitato scientifico Asilo Mariuccia
Jole Milanesi, consigliere Corte d’Appello di Milano
Ha coordinato il dibattito Minnie Luongo, giornalista e scrittrice
A forza di parlarne e scriverne, la violenza sulle donne rischia di non fare più “notizia”. Un pericolo reale da evitare quanto più possibile perché - se i media per primi abbassano la guardia - molte vittime non troveranno mai la forza e il coraggio per denunciare i loro aguzzini.
Ma parlarne non basta, se non si accenna anche alle soluzioni che si offrono alle donne abbandonate, spesso con bambini, che non sanno a chi rivolgersi dopo essere rimaste sole, senza casa e senza lavoro. Non ci sono solo cattive notizie, come ricorda Giangiacomo Schiavi, vicedirettore del Corriere della Sera, che ha voluto fortemente la nascita del blog buone notizie.corriere.i.t On line da poco più di un mese, nel blog “si racconta di una bella Italia capace di remare anche controcorrente, spina dorsale di quella società minuta che vuole ricostruire i ponti per una migliore convivenza, senza rassegnarsi alla decadenza di quelli che chiamiamo ancora, senza vergognarcene, valori”.
E una buona notizia è la nuova Fondazione Asilo Mariuccia, che ha appena fatto un vero e proprio reset, necessario per continuare nella più totale trasparenza il cammino segnato dalla fondatrice Ersilia Bronzini Majno nel lontano 1902. “Un reset- spiega il presidente Camillo de Milato- che ha dato vita ad un rinnovato Consiglio d’amministrazione, affiancato da un Organismo di vigilanza e un protocollo d’intesa con l’Università Bicocca di Milano. Il tutto in condivisione di progetti con Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano”.
Ma che cos’è l’Asilo Mariuccia? I milanesi usano da sempre quest’espressione, ma pochi ne conoscono la provenienza. A cavallo tra l’Ottocento e il Novecento Ersilia Bronzini Majno fu promotrice dell’Unione femminile nazionale, assieme a personaggi di spicco del panorama culturale a lei contemporaneo: Ada Negri, Sibilla Aleramo, Margherita Sarfatti. Qualche anno più tardi (1902) fondò l’Asilo Mariuccia, in nome della figlia Maria, detta Mariuccia, morta a 13 anni di difterite, con l’obiettivo di “addestrare all’emancipazione le fanciulle pericolanti”. Pertanto, una sorta di protofemminismo, per contrastare il quale molti uomini- e anche donne- accusarono la Majno di trascurare la famiglia a favore del suo impegno sociale. “Al contrario, riconoscere in lei una delle prime a farsi carico delle violenze di genere è compito dei media – sottolinea Giusy Laganà- specie di chi opera nel settore del non profit e delle realtà sociali”.
A distanza di 111 anni la Fondazione Asilo Mariuccia offre pronta accoglienza e ospitalità a mamme con bambini, oltre che a minorenni vittime di soprusi, in più strutture residenziali: 73 donne e bimbi accolti nelle comunità di Milano e Sesto San Giovanni, più 23 ragazzi ospiti nel centro di Porto Valtravaglia (Va). Senza tralasciare di fornire una mirata educazione e formazione professionale, per facilitare il raggiungimento di una piena autonomia delle donne e dei loro figli, contemporaneamente a un loro reinserimento lavorativo e sociale.
Per sottolineare l’assoluta professionalità e trasparenza della nuova Fondazione, e dare il via ad un nuovo percorso fondato su sinergie e competenze di vario tipo, è stato firmato un protocollo con le Università Bicocca ed Insubria, con la costituzione di un autorevole Comitato scientifico, presieduto dalla professoressa Susanna Mantovani dell’Università Bicocca di Milano.
Infine, lo scorso 8 marzo (non a caso è stato scelto il “giorno della donna”) è nata l’Associazione Amici dell’Asilo Mariuccia, coordinato da Jole Milanesi, consigliere Corte d’appello di Milano: “Il nostro fine è quello di supportare l’operato della Fondazione e garantire la migliore assistenza a mamme sole con bambini, nonché a minori in grave difficoltà”.
Insomma: tante e valide ragioni per sostenere con forza: Non siamo mica più l’Asilo Mariuccia!
Via Pacini 20, Milano, -70634232
Info: . 5223287
Stefania Bortolotti
INCONTRO CON TESTORI
PROCESSO A TESTORI Incontro con Massimo Minini
Partecipa Marco Vallora, come voce della "difesa"
Saranno presenti: Massimo Kaufmann, Alessandro Verdi, Velasco Vitali e Giovanni Frangi
sabato 6 luglio 2013 ore 18.00