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MORITZ MANTERO HA PRESENTATO A MILANO ORTICOLARIO,

La quinta edizione di Orticolario, che si terrà dal 4 al 6 ottobre 2013 a Villa Erba (Lago di Como), è stata presentata stamane a Milano presso lo spazio Ethimo .
In anteprima Moritz Mantero ha presentato anche l'immagine ufficiale di Orticolario 2013.
"Dio onnipotente fu il primo a piantare un giardino; ed è, veramente, il più puro fra i piaceri dell'uomo". (Francis Bacon).
Al giardino, al verde e a tutte le esperienze e le emozioni ad essi collegate è dedicato Orticolario, dal 4 al 6 ottobre a Villa Erba, sul lago di Como.
Sarà il gusto il senso conduttore di questa quinta edizione che istigherà i visitatori a commettere - incessantemente e senza rimorso - Peccati di gola in giardino.
Orticolario si configura come un evento contenitore di eventi: non solo manifestazione dedicata a fiori, piante e oggetti legati al verde, ma esperienza sensoriale assoluta, aperta a suggestioni di moda, gusto, arte, design. Per spingerci a perderci tra le storie che stanno dietro alle foglie?
Numerose le sorprese e le novità che accoglieranno quest?anno i visitatori di Orticolario, per suscitare delizia, incanto, stupore. Per emozionare e educare alla meraviglia della natura.
Il fiore protagonista sarà la Dahlia, pianta ornamentale di cui sono noti innumerevoli ibridi e varietà. Commestibile nei tuberi e nei fiori, è l?essenza protagonista di questa edizione. Le aiuole del parco di Villa Erba si trasformeranno in un campo catalogo d?eccezione, con innumerevoli varietà di questo fiore.
Orari di apertura al pubblico
Venerdì 4 ottobre: 12.00 - 20.00
Sabato 5 ottobre: 9.30 - 20.00
Domenica 6 ottobre: 9.30 - 19.00
Nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 ottobre saranno attivi i battelli-navetta gratuiti tra Piazza Cavour e il pontile del parco di Villa Erba, nonchè un servizio navetta tra i parcheggi disponibili a Cernobbio e Villa Erba.
Ingresso
Alle casse: Euro 14,00
Online: Euro 12,00
Informazioni
Sito Internet www.orticolario.it
Tel.
Orticolario è anche su Facebook:
e Twitter
VISITARE I PIU' BEI GIARDINI D'ITALIA

E’ stata recentemente presentata nella stupenda villa Borromeo Visconti Litta di Lainate, a pochi chilometri da Milano, l’iniziativa “Ferma il tempo. Visita un giardino lombardo” a cura del network verde Grandi Giardini italiani (www.grandigiardini.it). Si tratta di una rete che riguarda 93 siti nazionali aderenti al circuito di cui 14 si trovano nella nostra regione e purtroppo buona parte sono poco conosciuti e vale quindi la pena di scoprire i tesori che essi dispongono e contemporaneamente ammirare patrimoni botanici dei fiori unitamente ai loro delicati profumi che emanano.
Non solo arte. Per l’estate in corso i “ Giardini” hanno promosso in 20 tappe un itinerario sino a settembre per ospitare rassegne musicali, concerti e incontri con la musica dal titolo “Giardini in musica”. E’ una occasione per trascorrere le fresche serate estive in mezzo al verde ascoltando le esibizioni di musicisti affermati. Ovviamente dopo le ore 17 ciascuna residenza offre le proprie particolarità come la Villa Arvedi (Verona) con il suo spettacolare parterre in arte topiaria che domina sulla campagna coltivata a vite, a villa Montericco Pasolini dall’Onda (Bologna) contornata da un bosco che si fonde in tutt’uno con i giardini all’italiana, i Gardini di Castel Trauttmansdorff di Merano (Bolzano) con il World Music Festival. Per gli appassionati dei vini sono 13 gli itinerari proposti per visitare i giardini e i vigneti d’Italia.Per pubblicizzare l’operazione è stata scelta la location di Villa Borromeo di Lainate, un complesso progettato dall'architetto Martino Bassi e realizzato tra il 1585 ed il 1589 che rispecchia nell'ideale sintesi tra natura e cultura i raffinati gusti estetici di Pirro I Visconti Borromeo con invenzioni di ingegneria idraulica capaci di stupire e divertire gli ospiti, popolato da sale decorate con affreschi e mosaici, idonee ad ospitare suggestivamente le proprie raffinate collezioni.
Molti furono gli artisti che diedero il loro contributo alla realizzazione dell’opera e in particolare Camillo Procaccini che inventò per i soffitti delle sale una decorazione composta da ciottoli bianchi e neri incastrati e dipinti con colori a tempera, dal turchese a diverse tonalità d’ocra.
La pianta dell'edificio è rigorosamente simmetrica e si dispiega attorno al così detto Atrio dei Quattro Venti, un ambiente ottagonale a cielo aperto con un pavimento a mosaico sulle cui pareti rivestite di travertino trovano posto nicchie con statue di divinità romane e decorazioni musive a grottesche. La simmetria dell'edificio tuttavia è mascherata dalla varietà degli ambienti incontrati nei quali il visitatore sembra smarrirsi: grotte popolate di statue che favoleggiano un mondo fantastico, sale decorate con misteriosi intrecci di figure geometriche, floreali ed antropomorfe, ambienti – come il Cortile delle Piogge- che sorprendono gli ospiti con i giochi d'acqua e gli scherzi che ingegnosi congegni meccanici (automatici o azionati a comando da fontanieri nascosti) riservano loro. I famosi scherzi che avevano impressionato Stendhal consistono soprattutto in una dovizia di zampilli d'acqua improvvisi resi possibili dai congegni azionati dalla pressione idraulica ottenuta grazie ad una caduta di circa 20 metri dell'acqua raccolta in un grande serbatoio posto in alto nella cosiddetta Torre dell'Acqua che domina il ninfeo.
E sino al mese di ottobre un fitto calendario è stato preparato per i turisti che potranno assistere al fresco in un’atmosfera, tra il verde del parco, a diversi spettacoli e concerti mentre il corpo cinquecentesco è adibito a uffici comunali, biblioteca e quello settecentesco a visite, matrimoni, mostre e altri usi saltuari
Dopo un lungo periodo di decadenza e dopo la dispersione di molte opere d'arte che lo popolavano, a partire dal 1990 il ninfeo è tornato ad accogliere ed a stupire i visitatori grazie all'iniziativa del comune di Lainate e all'opera volontaria della "Associazione Amici di Villa Litta".
Come arrivare: in auto da Milano: Autostrada A8, uscita Lainate - Metropolitana M1 Molino Dorino + autobus STIE per Legnano-Parabiago. - Visite guidate ore 15.00-18.00 da maggio a metà ottobre. Prenotazioni per visite gruppi (minimo 20 persone)
Carlo Torriani
GIO PONTI A VILLA BORROMEO DI LAINATE

A solo mezz'ora di auto dal centro di Milano c'è un paese, Lainate, un tempo luogo di villeggiatura dei ricchi Milanesi, e lì si trova la bella Villa Visconti Borromeo Litta che ospiterà la mostra “Vivere alla Ponti. Le case abitate da Gio Ponti. Esperimenti di vita domestica e architetture per l’abitare e il lavoro”, realizzata per il Salone del Mobile 2012 dall’Ordine degli Architetti di Milano e Muse con il sostegno di Molteni&C.
La mostra arriva a Lainate dopo l'esposizione di Milano, Roma, Venezia, Palermo, Brescia, Londra, Mosca,Parigi, Vienna, New York e Los Angeles,
Un omaggio al design domestico di Gio Ponti e a una visione della modernità ancora attuale, un racconto insieme intimo e professionale,accompagnato dalle lettere, dalle fotografie di famiglia e dai documenti video che testimoniano la vitalità del grande maestro del ‘900. Protagonisti sono anche gli arredi disegnati da Gio Ponti tra il 1935 (sedia per il primo Palazzo Montecatini) e gli anni ’50 (libreria,cassettone, tavolino, cornici e tappeto per Casa Ponti in via Dezza a Milano, 1956-57). Una collezione rieditata da Molteni&C, grazie all’accordo firmato in esclusiva con gli eredi Ponti e con la direzione artistica dello Studio Cerri&Associati, dopo un lungo percorso di ricerca e studio dei prototipi.
Come sostiene Salvatore Licitra, nipote di Ponti, “da italiani e milanesi,abbiamo la preziosa eredità di Ponti che deve essere portata alla luce e un archivio poco esplorato. Ci sono molti lavori dimenticati e prodotti da rieditare – perché Ponti ha disegnato molto più di quello che avrebbe mai potuto essere prodotto – che ci offrono anche l’occasione per comprendere l’uomo, la sua opera e un momento cruciale dell’architettura e del design italiani”.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un incontro con Alberto Landonio , Sindaco di Lainate, Ivo Merli , Assessore
alla Cultura,Lucia Borromeo , Responsabile Ufficio Cultura e Ricerca Fondo Ambiente Italiano, Franco Raggi , Vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Milano, Salvatore Licitra , curatore dei Gio Ponti Archives,Letizia Frailich Ponti , figlia di Gio Ponti, Francesca Molteni , curatore con Franco Raggi della mostra “Vivere alla Ponti”.
La collezione Gio Ponti rieditata da Molteni&C comprende:
Sedia Montecatini -Disegnata nel 1935 per il primo Palazzo Montecatini di Milano. È realizzata completamente in alluminio lucidato.
Poltrona - Disegnata nel 1953 per la casa di Gio Ponti in via Dezza. È realizzata con struttura in ottone satinato e rivestimento in pelle bicolore bianco/blu.
Cassettoni - Disegnato in diverse varianti tra il 1952 e il 1955. È caratterizzato dai frontali dei cassetti verniciati a mano in colore bianco con maniglie applicate di varie essenze, olmo, noce nazionale, mogano e palissandro.
La struttura in essenza di olmo è sostenuta da piedi in ottone satinato.
Tavolino rotondo - Disegnato nel tra il 1954 e1955. È realizzato con gambe e griglia metallica verniciata a mano. Il piano è in cristallo trasparente.
Librerie - Disegnate tra 1956 e 1957 per casa Ponti in via Dezza a Milano. Sono realizzate in multistrato sagomato con rivestimento in olmo, in parte con finitura trasparente naturale, in parte verniciato a mano in colore bianco.
Sono disponibili nella versione con o senza specchiera applicata.
Cornici Disegnate nel 1950. Collezione di cornici rettangolari di varie dimensioni in essenza di olmo.
Tappeto Disegnato nel 1954. È realizzato in pelle di cavallino a più colori.
INCONTRO di presentazione :Mercoledì 26 giugno ore 18.30
Sala Della Musica - Villa Visconti Borromeo Litta
Largo Vittorio Veneto 12 - 20020 Lainate (MI)
RSVP Sandra Covre
Seguirà all’inaugurazione della mostra la visita guidata al Ninfeo.
Annamaria Demartini
UN'ETICHETTA TUTTA NUOVA PER IL PRIMO FRANCIACORTA RISERVA

Nella bella sala dell'Agriturismo Lantieri, alla presenza di un folto pubblico di amici e giornalisti, è stato annunciato il 14 giugno, in occasione della presentazione della scultura di Federico Severino - per la valorizzazione del progetto architettonico della storica cantina - il primo Premio Lantieri: un contest per giovani talenti di visual design per la realizzazione di un progetto grafico per l’etichetta della Primo Franciacorta Riserva di Casa Lantieri in serie limitata.
Sono intervenuti personaggi dell'Arte, della Cultura della Storia e della Enogastronomia, come
Elena Lucchesi Ragni, responsabile dei Civici Musei di Arte e Storia di Brescia
– Storia arte e paesaggio del Franciacorta: un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare -
Angelo Valsecchi, presidente Unità di Salvaguardia del Patrimonio Archeologico, Architettonico e Artistico della Franciacorta e del Sebino
– Il Castello di Paratico e i Lantieri -
Fausto Lorenzi, giornalista e scrittore, critico d’arte e studioso di arte contemporanea
– L’opera di Federico Severino
Luciano Ferraro, giornalista, curatore della rubrica Sapori&Amori de Il Corriere della Sera
– L’avanguardia della Franciacorta
Paolo Massobrio, giornalista, fondatore del Club Papillon
– Franciacorta, territorio vocato
Federico Severino, esponente di spicco della migliore scultura contemporanea e straordinario interprete del dialogo tra reale e immaginario, tra mito e sacro, ha fuso in un ampio pannello di bronzo tutti gli elementi che caratterizzano il nobile passato dei Lantieri e il laborioso presente dell’azienda vitivinicola: l’aquila stemma di famiglia, Dante, ospite nel castello di Paratico, la figura paterna, emblema della trasformazione aziendale, la vite e le diverse anime degli antenati condottieri, studiosi, politici, intellettuali.
Tra le prime cantine ad aver iniziato la produzione di Franciacorta con rifermentazione in bottiglia, casa Lantieri era già nota nel ‘500 quando gli avi di Fabio Lantieri servivano il "Rubino di Corte Franca" alla corte dei Gonzaga di Mantova.
Oggi l’azienda produce 120.000 bottiglie di Franciacorta DOCG e 40.000 di Curtefranca rosso e bianco su un terreno vitato di circa 20 ettari, interamente coltivati dalla famiglia.
L’idea vuole valorizzare il territorio a vocazione enologica, la sua arte, ma soprattutto desidera offrire a giovani talenti delle scuole di belle arti e design, l’opportunità di sfidarsi per esprimere in una nuova etichetta la classe e l’eleganza di un vino che esalta il gusto della migliore tradizione vitivinicola della Franciacorta. Vi partecipano il NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), lo IED (Istituto Europeo di Design) e la SCUOLA POLITECNICA di Design, tutte di Milano, oltre all’ACCADEMIA DI S. GIUGLIA di Brescia.
La giuria , composta da rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, dell’informazione, dell’arte e dell’enologia valuterà i progetti grafici pervenuti, decretando il vincitore. Ne fanno parte, oltre a Fabio Lantieri e Federico Severino, anche Paolo Massobrio, giornalista, esperto di gusto, fondatore di Club Papillon, Luciano Ferraro, giornalista, curatore della rubrica Sapori&Amori de Il Corriere della Sera, Elena Lucchesi Ragni, responsabile dei civici musei di arte e storia di Brescia, Massimo Pagliari, architetto responsabile del progetto, e Angelo Valsecchi, presidente USPAAA (Unità di Salvaguardia del Patrimonio Archeologico, Architettonico e Artistico della Franciacorta e del Sebino bresciano).
Il premio è molto appetibile per il vincitore e consiste in una somma di denaro (1.500 € netti), 12 bottiglie di Riserva Brut (Lantieri), e un week-end per due persone a Corte Lantieri, l’agriturismo con piscina e bike-sharing inaugurato in giugno.
Ovviamente il pubblico, dopo tante notizie, ha gradito l'assaggio del nuovo vino, sboccato per l'occasione , dopo aver riposato sui lieviti per ben 60 mesi. E’ un pas dosè del 2007 prodotto da una selezione di uve Chardonnay 80% e Pinot nero 20% vinificate in parte in barrique di secondo e terzo passaggio. Questa prima annata è una piccola partita di sole 2.000 bottiglie destinate a esperti ed appassionati.
Ai primi di settembre la presentazione ufficiale e la proclamazione del vincitore del Primo Premio Lantieri.
Auguri a tutti i partecipanti e aspettiamo di vedere l'interpretazione da parte dei giovani della nuova etichetta, che sicuramente romperà lo stile classico dei Lantieri.
Annamaria Demartini
VESTIRE IL PAESAGGIO
Sarà presentato domani, mercoledì 19 giugno , alle ore 12, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Regione Toscana, Sala stampa di Palazzo Strozzi Sacrati (Piazza Duomo 10 a Firenze), un importante evento che coinvolge la provincia di Pistoia : "Vestire il Paesaggio -la produzione del Distretto Vivaistico Ornamentale incontra i paesaggisti, i progettisti ed i costruttori del verde per i paesaggi del terzo millennio*.
L'evento è a livello internazionale, promosso e organizzato da Provincia di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, con il contributo di Regione Toscana, Camera di Commercio di Pistoia, Vetrina Toscana e Pistoia Futura, è in programma a Pistoia dal 26 al 28 giugno.
Saranno presenti: Assessore all*Agricoltura e Foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, Presidente della
Provincia di Pistoia, Federica Fratoni, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Ivano Paci, Presidente Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi.