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NELLA GRECIA SALENTINA I CANTI DELLA PASSIONE DURANTE LA SETTIMANA SANTA

In alcuni paesi del Salento le persone anziane parlano un dialetto simile al greco, ricordo del passaggio di popolazioni greche nel passato.
Martignano è un piccolo comune a circa 18 Km. dal capoluogo salentino e uno dei nove paesi della Grecia Salentina ad economia prevalentemente agricola. Esistono due tesi contrapposte sulla nascita del paese; per il Tasselli, a fondare Martignano era stato un manipolo cretese guidato da Giapeto, per il Maselli e l'Arditi invece, i natali del paese sono romani.
Da questo paese arriva l’eco dei Canti della Passione, canti intonati nella lingua grika, un dialetto molto simile al greco arrivato nel Salento con i primi coloni grecì nell’Antichità classica e ulteriormente rinverdito dai monaci bizantini, in fuga dall’Oriente, nel XI secolo per le lotte iconoclaste.
Durante la Settimana Santa i contadini giravano per le case dei borghi o andavano nelle masserie per intonare I Canti della Passione, dove si narrava con commozione, la Storia di Gesù con l'accompagnamento della fisarmonoca. Il canto si concludeva spesso con un dono: una puccia (il tipico pane salentino), un po’ di formaggio e, quando si voleva strafare, qualche uovo.
A Calimera,altro comune della Grecia salentina, è molto attiva una scuola di griko per bambini e adulti finanziata dall'Unione dei nove comuni e il griko viene utilizzato anche per pregare, in attesa della Pasqua.
Ma Calimera è famosa per il Rito della Rinascita. Il Lunedì dell’Angelo infatti, gli abitanti si danno appuntamento davanti alla chiesa di San Vito, fuori paese, tra alberi di ulivo e muretti a secco. Al centro della piccola chiesa si erge una pietra forata, attraverso la quale passano grandi e piccini, ricordando il parto e quindi la rinascita. Attraversare la pietra porta fortuna e fertilità. Si tratta di un rito antichissimo, sicuramente legato al culto di Demetra, la Dea Madre. Con il tempo la chiesa cattolica ha inglobato e cristianizzato il rito pagano. La pietra forata è infatti confitta nel terreno. E intorno ad essa è stata costruita la piccola chiesa di San Vito, protettore degli animali.
LA PIETRA FORATA NEL MEDITERRANEO. Recenti studi, condotti da Silvano Palamà, hanno dimostrato che pietre forate come quelle di Calimera si trovano anche in Grecia e Turchia e sono considerate propiziatorie per la fertilità.
Nella foto due cantori della Passione accompagnati dal fisarmonicista
Annamaria Demartini
IL GRAND HOTEL DI RIMINI DEDICA UNA SALA A TONINO GUERRA

Il Grand Hotel Rimini ha voluto ricordare Tonino Guerra, ad un anno esatto dalla morte e lo ha fatto intitolando al grande artista romagnolo una sala, così come fece per celebrare la figura di Federico Fellini. Quella che fino a ieri era chiamata Sala Verde da oggi è Sala Guerra ed una targa ricorderà agli ospiti la figura del grande poeta e sceneggiatore, nativo di Santarcangelo di Romagna, ma da anni trasferito a Pennabilli. Alla cerimonia hanno partecipato (da sinistra nella foto) , Mauro Morri sindaco di Santarcangelo Maurizio Melucci, assessore al turismo Regione Emilia Romagna, Paola Batani titolare Select Hotels Collection, Lora Guerra, Cristina Ferri, assessore al turismo comune di Pennabilli, Massimo Pulini assessore cultura comune di Rimini. Erano presenti anche amici, conoscenti, artisti che lo hanno apprezzato e stimato e una delegazione proveniente dalla Federazione Russa, terra che è sempre stata ne Paola Batani l cuore del poeta e di cui è originaria la moglie Lora. A lei si deve la preziosa collaborazione per l'intitolazione della sala, allestita in modo sobrio, ma elegante. Erano esposte, infatti, una foto dove sono ritratti Tonino Guerra e Federico Fellini, amici collaboratori, dal cui genio sono nate alcune delle più belle pellicole, che hanno fatto la storia della cinematografia non solo italiana; alcuni quadri tra cui un autoritratto, alcune brocche di grande pregio e una tela arazzo sempre a firma Tonino Guerra.
CREANDO un segno contro il dolore....
E’ difficile esprimere cosa si prova quando si è affetti da dolore cronico. La voce spesso non permette di rivelare la costellazione di emozioni che i pazienti e i familiari provano quotidianamente. Oggi è però possibile dare un “senso concreto” e comunicare realmente ciò che per tanti resta solo un livello “astratto”. Nasce il Progetto CREANDO – un segno contro il dolore. Dal 20 al 23 marzo a Roma (Galleria Alberto Sordi) sarà possibile attraverso dei disegni, con delle brevi frasi o semplicemente dei piccoli pensieri far esprimere alle persone che soffrono di dolore cronico, o ai loro familiari, cosa il dolore provoca in loro in termini di emozione, sensazioni e stati d'animo.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Vivere senza dolore Onlus, in collaborazione con SIMPAR (Study In Multidisciplinary Pain Research Foundation) che nei giorni dal 21 al 23 marzo terrà il suo Congresso Internazionale Scientifico (Pavia- Università degli Studi).
Da Pavia a Roma dunque per creare un filo diretto che unisca medici e pazienti per sconfiggere l’angoscia che il dolore provoca.
Vivere cronicamente con il dolore è un’esperienza che turba e lacera anche gli animi più sereni. E’ una sofferenza che viene influenzata da molteplici fattori individuali, tra i quali il non poter esprimere a parole ciò che il dolore comporta in termini di disperazione, solitudine, angoscia e molte altre emozioni . Per dare concretezza espressiva, ad una situazione astratta è nata una nuova iniziativa. Si chiama CREANDO – un segno contro il dolore - ed è un progetto che nasce dall'idea di far esprimere alle persone che soffrono di dolore cronico, o ai loro familiari, cosa il dolore provoca.
L’iniziativa coinvolgerà due città Roma e Pavia con una serie di attività dal 20 al 24 marzo.
A Roma, all’interno della Galleria Alberto Sordi, sarà allestito un gazebo che promuoverà la raccolta di disegni e scritti che saranno man mano appesi ad una colonna "espositiva" mentre i commenti o le frasi raccolte saranno pubblicate in un libro dedicato. Il materiale sarà “postato in diretta” su una pagina facebook dedicata all'iniziativa.
Parallelamente presso il Policlinico Tor Vergata si promuoverà una raccolta dati relativa alla qualità di vita di chi soffre di dolore cronico. Questi dati saranno poi elaborati e presentati in contesti scientifici.
In Lombardia, a Pavia, durante il Congresso SIMPAR i medici riuniti potranno leggere i commenti postati su Facebook e fare riflessioni in merito.
Nel contempo, presso una libreria di Pavia (Il Nuovo Delfino Piazza Cavagneria 10) sempre in collaborazione con il congresso, sarà realizzato un corner che spiegherà il progetto e metterà a disposizione un book per la raccolta di frasi o commenti.
A chiusura delle giornate congressuali, sempre a Pavia presso la libreria Il Nuovo Delfino, domenica 24 marzo, alle ore 12 sarà data lettura di alcuni passi di libri che parlano di dolore.
“Non sempre è possibile eliminare il dolore. Ciò che possiamo fare però è sconfiggere la solitudine che ne consegue - commenta il dr. Allegri promotore del congresso SIMPAR a Pavia. I pazienti che soffrono di dolore cronico non debbono sentirsi isolati perché, grazie alla maggior sensibilità nata verso questa problematica, possono non solo confrontarsi tra di loro e condividere le loro esperienze, ma anche essere ascoltati e vedere una risposta medica da chi si sta occupando di trovare nuove soluzioni a questa malattia”
“Abbiamo aderito volentieri al progetto CREANDO dando il nostro contributo- spiega il Prof. Antonio Gatti Dirigente responsabile dell’HUB di Medicina del Dolore della Fondazione PTV/Policlinico Tor Vergata - perché riteniamo che una stretta collaborazione tra medici e pazienti sia la strategia vincente per condividere le loro esperienze e trovare nuove soluzioni a questa malattia. “ L’iniziativa è stata ideata infatti per dar voce a chi vive una situazione di disagio dovuta al dolore e rendere più diffuso il concetto che il dolore è una malattia che deve essere trattata ma anche che noi medici “mettiamo al centro del dialogo” i nostri pazienti.
"Molte volte chi soffre di dolore cronico si sente solo con la sua malattia, incompreso non solo dai medici, ma anche da familiari ed amici.
“Ma non è così; in Italia ci sono oltre 16 milioni di persone che soffrono di questa patologia e attraverso il progetto CREANDO, la nostra Associazione Vivere senza dolore- spiega Marta Gentili- Presidente - vuole dare a quanti lo desiderano la possibilità di esprimere le proprie emozioni i propri sentimenti. Questo, ci auguriamo, potrà servire a far riflettere i medici sull'importanza di trattare il dolore in maniera adeguata, per far si che l'impatto sulla qualità di vita di chi ne è affetto sia ridotto al minimo. Grazie alla collaborazione con SIMPAR, i nostri messaggi arriveranno direttamente a chi si occupa della nostra salute, per cercare di costruire insieme un mondo senza dolore inutile".
LA PORTA DEL CIELO ALLA CATTEDRALE DI SIENA
6 aprile – 27 ottobre 2013
Il Duomo di Siena non finisce di sorprendere. Dopo la scopertura del pavimento che ha fatto conoscere a un pubblico numeroso di visitatori italiani e stranieri le tarsie disegnate dagli antichi maestri raffiguranti un percorso di sapienza e di fede, la cattedrale apre ora la sua porta alle sommità della fabbrica. Dopo lunghi restauri, a partire dal 6 aprile, sarà possibile ammirare il ‘cielo’ del Duomo, una serie di locali mai aperti al pubblico, in cui per secoli nessuno è potuto accedere, se si eccettuano le maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli, di cui recano testimonianza progetti e schizzi effigiati talvolta direttamente sui muri.
La magnifica facciata del Duomo è fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme che si proiettano verso l’alto, al cui interno si inseriscono scale a chiocciola, quasi segrete perché nascoste alla vista dei visitatori, che conducono verso il ‘cielo’ del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra si inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi, accompagnati da un’esperta guida, che riserva una serie di scoperte ed emozioni. Sarà infatti possibile camminare ‘sopra’ il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale. Saranno aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli
IL SOFFIO DELLA BALLERINA

SPAZIO TADINI
via Jommelli, 24 - Milano
“Il soffio della ballerina” di Silvia Rastelli
performance di danza
lunedì 11 marzo, ore 18,30
in occasione del finissage della mostra
Laura Zeni. Indian Pattern
a cura di Fortunato D’Amico