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QUANDO L'ARTE INCONTRA LA CUCINA

QUANDO L'ARTE INCONTRA LA CUCINA - Mondopressing Ottobre 2014

A cura della redazione  

09/10/2014 06:27 pm

SEI BELLE FOTO DEI BRONZI DI RIACE IN MOSTRA ALLA FIERA DEL LEVANTE

SEI BELLE FOTO DEI BRONZI DI RIACE IN MOSTRA ALLA FIERA DEL LEVANTE - Mondopressing Ottobre 2014

LA NOTA AGENZIA DI COMUNICAZIONE  POMILIO BLUMM HA SVILUPPATO UN PROGETTO PER MOSTRARE AL GRANDE PUBBLICO I BRONZI DI RIACE IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE CALABRIA  .

Per  il momento, dal 13 al 21 settembre, la  mostra del Maestro Jodice è presente a Bari nel nuovo padiglione della 78ma  mostra del Levante ed è meta continua di visitatori.

 La proposta espressa  dall'assessore calabrese durante il discorso inaugurale è la seguente  : “portare gli scatti a Milano durante l'Expo 2015  per raccontare le nostre bellezze e invogliare gli amanti del bello ad una visita nel museo di Reggio Calabria ” 

Spostarli è impossibile, troppo delicati , ma i Bronzi di Riace potrebbero arrivare all'Expo 2015. A lanciare l'idea, sabato, è stato l'assessore all'internazionalizzazione e Mediterraneo della Regione Calabria Luigi Fedele a Bari per la Fiera del Levante. Qui è stata infatti inaugurata, in anteprima nazionale, la mostra fotografica curata dal Maestro Mimmo Jodice che ritrae le due statue bronzee in tutto il loro splendore.

Un approdo, quello milanese, che avvenisse porterebbe con sé un po' di Abruzzo. Quegli scatti, infatti, sono stati realizzati grazie ad un progetto artistico e culturale di grande impatto curato, per volontà della Regione Calabria, dall'agenzia Pomilio Blumm che nel gennaio scorso ha chiesto  al grande fotografo napoletano Mimmo Jodice, consacrato universalmente come uno dei più importanti del XX Secolo, di impressionare su pellicola in bianco e nere la “perfezione” delle due sculture ridando loro “voce” sull'esempio del lavoro svolto sulle statue di Pompei e i capolavori di Canova.

Portare fisicamente i Bronzi a Milano sarebbe impossibile – ha spiegato l'assessore Fedele -, ma l'idea di portare i nove scatti del Maestro Jodice vorremmo trasformarla in realtà. La nostra non è una chiusura né una mal riposta 'gelosia'  della nostra arte - quindi ben vengano mostre come questa di Bari, ma penso che rimuovere i Bronzi dal loro “habitat naturale” sia un errore”.

La proposta è stata lanciata a margine dell'intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi che non è voluto mancare  alla inaugurazione della 78^ edizione della Fiera del Levante, la più importante e visitata del Sud Italia . Una soddisfazione doppia per la Pomilio Blumm, partner ufficiale nella comunicazione per conto dell'Ente, capace di testimoniare non solo la sua leadership nella comunicazione istituzionale, ma anche quella raggiunta nell'heritage communication. “La cultura – ha infatti tenuto a precisare l'assessore Fedele – è il motore da cui ripartire soprattutto per una regione come la nostra che merita di essere conosciuta per il grande patrimonio culturale, artistico e naturale che possiede”. L'intento del progetto realizzato da Pomilio Blumm era proprio quello di portare i Bronzi nel mondo senza che questi lasciassero il Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, ma al contrario si trasformassero in veri e propri testimonial del valore della regione in cui sono custoditi. L'anteprima barese nasce quindi per raccontare le emozioni che la magistrale visione di un artista dell'immagine ha saputo cogliere e trasmettere attraverso la realizzazione dello spot di promozione turistica della Regione Calabria che su quegli scatti e sulla voce appassionata e inconfondibile di Giancarlo Giannini è stata basata e che ha riscosso consensi unanimi in tutta Europa.

Il  neo  Presidente della Fiera del Levante  Prof. Ugo Patroni Griffi ha commentato : “Si tratta di un’occasione unica per il pubblico della Campionaria. Chi vuole vedere i Bronzi vada nel meraviglioso museo di Reggio, noi qui siamo orgogliosi di averne una prospettiva davvero innovativa grazie alle foto di Mimmo Jodice”.

Nella foto : il presidente  della Fiera Ugo Patroni Griffi con l'assessore Fedele

Annamaria Demartini

19/09/2014 04:55 pm

MOSTRA DI PAOLO IACCHETTI E PAOLO SERRA

MOSTRA DI PAOLO IACCHETTI E PAOLO SERRA - Mondopressing Ottobre 2014

Attiva dizionario personale
19/09/2014 10:32 am

SETTE FOTOGRAFI ALLA PINACOTECA DI BRERA

Sette fotografi a Brera.Luca Carrà, Mario Cresci, Paola Di Bello, Mario Dondero, Carlo Orsi, Giovanni Ricci, Annalisa Sonzogni

 9 settembre-2 novembre 2014

a cura di Sandrina Bandera, Cecilia Ghibaudi e Giorgio Zanchetti

Proseguendo nella politica di aprire la Pinacoteca di Brera alle forme artistiche contemporanee di cui la fotografia è parte, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Milano, accogliendo un’idea di Luca Carrà, ha proposto a sette fotografi, di orientamento e generazioni diverse, di ritrarne gli spazi museali.

Il progetto si pone all’interno dello storico rapporto fra la Pinacoteca e la fotografia.

La prima campagna fotografica sulle sale del museo, appena riallestito dall’allora soprintendente Corrado Ricci, fu realizzata nel 1903.

L’ultima, condotta nel 1950 dagli studi Publifoto, Aragozzini e Marchisio, celebrava una nuova straordinaria inaugurazione, quella della Pinacoteca riedificata dopo la guerra.

Ma l’attenzione alla fotografia non venne mai meno anche nei decenni successivi, rinnovata con convegni e mostre storiche dai soprintendenti Franco Russoli e Carlo Bertelli, già direttore del Gabinetto Fotografico Nazionale e, in ultimo, c0n esposizioni e ricerche condotte da Matteo Ceriana.

La mostra nasce anche nella prospettiva di un nuovo cambiamento della Pinacoteca all’interno del progetto della “Grande Brera”: l’auspicata apertura di Palazzo Citterio dove saranno trasferite alcune sue raccolte e, di conseguenza, un diverso allestimento del percorso museale.

Sulla base di queste premesse Luca Carrà, Mario Cresci, Paola Di Bello, Mario Dondero, Carlo Orsi, Giovanni Ricci, Annalisa Sonzogni, hanno percorso nei mesi scorsi le sale di Brera.

Giovanni Ricci e Annalisa Sonzogni hanno osservato gli spazi museali come un luogo architettonico, autonomo e concluso e non semplice contenitore di opere d’arte, in cui si dipana la memoria dell’istituzione e delle sue collezioni.

Le grandi statue del cortile d’onore sono divenute per Luca Carrà oggetto di una ricerca di percezione visiva attraverso il contrasto fra il nero della fotografia e il bianco dello sfondo. Mario Cresci ha proposto una personale interpretazione dei ritratti, svelandone suggestioni e bellezza.

La ricerca di Carlo Orsi, durante i sette giorni in cui si è posto davanti ai capolavori, ha avuto lo scopo di cogliere e comprendere le personali emozioni suscitate nei visitatori da queste tavole e da queste tele.

La ben conosciuta curiosità di Mario Dondero verso tutte le forme dell’attività umana lo ha spinto a guardare i luoghi del lavoro, quello dei restauratori impegnati sul Ritratto del conte Porcia di Tiziano e il bronzo canoviano Napoleone come Marte pacificatore raffigurante l’imperatore dei francesi a cui si deve la nascita del museo.

E poi ci sono loro: i visitatori, i lavoratori della Pinacoteca, osservati da Paola Di Bello. Con occhio divertito, ironico e partecipe ha realizzato un video che sarà proiettato nella sala dello Sposalizio della Vergine di Raffaello.

A ogni autore è stata riservata una sala, nell’allestimento curato dall’architetto Alessandra Quarto, in un percorso che si snoda lungo tutta la Pinacoteca.

La mostra e il catalogo, edito da Skira, sono a cura della soprintendente Sandrina Bandera, Cecilia Ghibaudi storica dell’arte responsabile dell’archivio fotografico della Soprintendenza di Milano e Giorgio Zanchetti, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’ Università degli Studi di Milano, con i contributi di Carlo Bertelli e Tiziana Serena, docente di Storia della fotografia presso l’ Università degli Studi di Firenze.

11/09/2014 05:35 am

RETROSPETTIVA DI MARC CHAGALL A MILANO

RETROSPETTIVA DI MARC CHAGALL A MILANO - Mondopressing Ottobre 2014

17 settembre 2014 – 1 febbraio 2015

Palazzo Reale, Milano

La mostra Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985 che si aprirà il 17 settembre a Palazzo Reale di Milano è la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia a Marc Chagall, con oltre 220 opere – prevalentemente dipinti, a partire dal 1908, data in cui Chagall realizzò il suo primo quadro, Le petit salon, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ‘80 – che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Marc Chagall, accostando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato.

All’interno di un rigoroso e completo percorso cronologico, la mostra si articolerà in sezioni, partendo dalle opere degli esordi realizzate in Russia; durante il primo soggiorno francese, e il successivo rientro in Russia fino al 1921; con l’autobiografia scritta da Chagall al momento del suo definitivo abbandono della Russia, si aprirà il secondo periodo del suo esilio, prima in Francia e poi, negli anni ’40, in America dove vivrà anche la tragedia della morte dell’amatissima moglie Bella; con il rientro in Francia e la scelta definitiva di stabilirsi in Costa Azzurra Chagall ritroverà il suo linguaggio poetico più disteso, rasserenato dai colori e dall’atmosfera del Midi.

La mostra Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985 è promossa dal Comune di Milano-Cultura, è organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, Arthemisia Group e GAmm  Giunti,  è ideata da Claudia Zevi & Partners e curata da Claudia Zevi .

 

   

 
10/09/2014 03:48 pm