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IL TEATRO SAN BABILA CHIUDE LA STAGIONE CON LA MARCIA TRIONFALE

DAL 30 MAGGIO AL 2 GIUGNO 2013    IL TEATRO SAN BABILA”  Presenta 

 “AIDA” DI GIUSEPPE VERDI

Maestro Concertatore Direttore Antonio Brena 

ORCHESTRA Sinfolario         CORO Lirico di Parma 

Egitto, tempo dei faraoni: Radames, un valoroso capitano egizio, viene incaricato di contrastare l’invasione dell’esercito nemico etiope. Egli è innamorato di Aida, una schiava etiope, che è combattuta fra l’amore per Radames e l’affetto per il suo popolo. Il padre di Aida, anch’egli fatto prigioniero, spia un incontro dei due innamorati, durante il quale Radames confida ad Aida il luogo dove l’esercito egiziano attaccherà quello etiope. Il padre di Aida esce esultante dal suo nascondiglio e Radames, amareggiato per essere caduto nel tranello, si consegna nelle mani del gran sacerdote che lo condanna a morte. Vicino al suo sepolcro trova inaspettatamente Aida che, coraggiosamente, affronta la morte con lui.  

L’Orchestra Sinfolario è stata fondata nel 2001 sotto la direzione artistica del Maestro Roberto Gianola e si è esibita nei maggiori teatri del Nord Italia (Teatro Fraschini di Pavia,Teatro Sociale di Como,Teatro Vittoriale di Gardone Riviera, Teatro Dal Verme di Milano, Teatro Derby di Milano,…) e del mondo (Friburgo,Basilea,Barhein

 ORARI e PREZZI DEGLI SPETTACOLI 

Dal giovedì al sabato ore 20:30,  sabato pomeriggio ore 16:00 e domenica pomeriggio ore 15:30   

 PREZZI  DEI BIGLIETTI € 35.00 platea e € 25.00 balconata. 

Riduzioni convenzioni: € 25.00 platea, anziché € 35,00 e € 18.00 balconata, anziché € 25,00 

                                                         PERSONAGGI ED INTERPRETI

AIDA: Olivera Mercurio

RADAMES: Giovanna Ribichesu – Fabio Valenti

AMNERIS: Agnese Vitali – Alessandra Notar Nicola

AMONASRO: Matteo Jin

RAMFIS: Carlo Tallone

IL RE:Samuel Tao

SACERDOTESSA: Alessandra Floresta

MESSAGGERO: Enrico Cossutta

25/05/2013

DOMENICA DOPPIO CONCERTO ALL'AUDITOTIUM VERDI DI MILANO

Domenica prossima, 26 maggio, l'Auditorium di Milano in largo Mahler ospiterà due concerti.
Il primo (ore 11.00) è un nuovo appuntamento con i matinèe della rassegna "Domenica mattina con laVerdi", dedicato a Britten, con l'Ochestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Giuseppe Grazioli.
Il secondo (ore 17.00) è "Chromoconcerto", evento benefico per Aned del pianista Alessandro Marangoni in prima assoluta, con musica e contemporanea "traduzione" delle note in immagini e proiezione delle stesse su un grande schermo in sala.
23/05/2013

CONCERTO DELLA DOMENICA

Domenica 26 maggio 2013, ore 11.00  Auditorium di Milano, largo Mahler

(Concerto di recupero Stagione 2011-2012) 

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 

Miklos Rozsa : Ouverture to a Symphony Concert op. 26a (1956) 

Vaughan Williams : The Lark Ascending  per violino e orchestra (1920) 

Benjamin Britten : Guida all’orchestra per i giovani 

Variazioni e fuga su un tema di Henry Purcell op. 34 (1946)  

Violino Luca Santaniello

Direttore Giuseppe Grazioli 

Appuntamento “fuori programma” per  Domenica mattina con laVerdi. La rassegna di concerti dell’Orchestra Verdi della domenica mattina, ideata e diretta dal Maestro Giuseppe Grazioli, recupera infatti l’ultimo programma della scorsa stagione (2011-2012), che non potè andare in scena a causa della contemporanea visita a Milano di Papa Benedetto XVI e del coinvolgimento de laVerdi nel memorabile evento (3 giugno 2012).

Domenica 26 maggio 2013, come di consueto alle ore 11.00 all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo in largo Mahler (info e prenotazioni:  02.83389401/2/3, ), laVerdi guidata da Grazioli proporrà dunque un concerto incentrato sul compositore, direttore d’orchestra e pianista britannico  Benjamin Britten, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Questo nuovo e inconsueto programma dei matinée domenicali con laVerdi sarà giocato – come vuole la fortunata formula della rassegna - sulle rarità sinfoniche dei compositori suoi contemporanei meno noti.

In programma Ouverture to a Symphony Concert op. 26a (1956) dell’ungherese Miklos Rozsa; The Lark Ascending  per violino e orchestra (1920) del britannico Vaughan Williams; infine spazio all’autore principale di questa domenica mattina, Britten appunto, con il suo Guida all’orchestra per i giovani - Variazioni e fuga su un tema di Henry Purcell op. 34 (1946). 

Con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Grazioli, sul palco dell’Auditorium ci sarà anche Luca Santaniello, primo violino de laVerdi, che eseguirà il brano di Williams.

“Senza dubbio particolarmente interessante è il brano di apertura del programma, così come il suo autore – spiega Giuseppe Grazioli - . L’ungherese Miklos Rozsa infatti, benché ai più possa apparire come un illustre sconosciuto, è in realtà l’autore di moltissime tra le più famose e popolari colonne sonore di pellicole hollywoodiane, tra cui spiccano numerosi kolossal, tra la metà degli anni Quaranta e i primi anni Ottanta del secolo scorso, come Io ti salverò (1945, Premio Oscar), Quo Vadis (1951), Ben Hur (1959), El Cid e Il Re dei Re (1961), Sodoma e Gomorra (1962), fino al film di guerra I berretti verdi (1968) e al thriller La cruna dell’ago (1981), solo per citarne alcuni;  musiche che senza dubbio hanno contribuito a ‘costruire’ la storia del cinema e a renderlo grande spettacolo anche grazie all’ascolto”. 

 

Anche per questa stagione 2012-2013 i matinée domenicali de laVerdi  danno forma e sostanza a una inedita rassegna che ci conduce in un nuovo viaggio attraverso la storia della musica, in una prospettiva diversa e accattivante: quella della riscoperta di compositori che, benchè di assoluto spessore, per diverse regioni legate a vicende personali o di carattere più generale, hanno finito per essere “dimenticati” e relegati nel sottoscala della storia della musica. 

Prossimo appuntamento

DOMENICA 9 GIUGNO 2013, ORE 11.00 

SOSTAKOVIC

KHACHATURIAN Gayaneh Suite (1941)   
ARUTIUNIAN  Concerto per tromba e orchestra (1950) 

SOSTAKOVIC Sinfonia n. 9 in Mi bemolle maggiore Op. 70 (1945) 

Tromba Alessandro Caruana

 

23/05/2013

I BAMBINI CANTANO VERDI SABATO 25 MAGGIO ALLE ore 20.30

Auditorium di Milano – largo Mahler   con   Orchestra laVerdi per tutti 

Maestro del Coro Mirko Luppi   Direttore Jader Bignamini 

Sabato 25 maggio (ore 20.30), all’Auditorium di Milano in largo Mahler, il coro formato dai piccoli cantori di Ensemble Florete Flores e delle scuole cittadine Maria Consolatrice, Primaria di via Trilussa e Pastor Angelicus, diretto da Mirko Luppi, sarà protagonista, insieme con l’Orchestra laVerdi per tutti, diretta da Jader Bignamini, del concerto I bambini cantano Verdi, dedicato al compositore bussetano e a Wagner, nel bicentenario della nascita dei due grandi artisti.

La serata si aprirà proprio con Richard Wagner e il Preludio de I Maestri Cantori di Norimberga; quindi spazio a Giuseppe Verdi  con Nabucco (Sinfonia, Va Pensiero), La Forza del destino (La Vergine degli Angeli), Ernani (Preludio, Si ridesti Leon di Castiglia), Il Trovatore (Coro dei Gitani), La Traviata (Preludio, Brindisi).

Sul palco dell’Auditorium, anche la voce narrante Loredana Cardamuro, il soprano  Carina Isabel Calafiura e il tenore  Giovanni Maestrone.

Il concerto è il risultato di un progetto – I bambini cantano Verdi appunto – che trova nel programma di sabato sera (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, , biglietti posto unico euro 5,00) il naturale compimento.

Lasciamo dunque la parola a Lorena Cardamuro e al coordinatore e Maestro del Coro dei bambini Mirko Luppi che ci raccontano il progetto: 

“Il progetto I bambini cantano Verdi nasce e si sviluppa in seno a una progettualità  che dura ormai da diversi anni e che investe diverse realtà del territorio e che si prefigge lo scopo di avvicinare i bambini al mondo della musica per fargliela conoscere, gustare e apprezzare. Abbiamo lavorato nella speranza che questo tipo di esperienza potesse essere l’inizio di un percorso culturale ed emozionale divenendo patrimonio per una vita intera. Siamo forse un po' idealisti ma ci piace pensare che i nostri studenti ricorderanno quest’avventura per sempre. 

Ci siamo proposti di insegnare Verdi proprio come insegniamo le poesie dei grandi poeti italiani, come mostriamo e illustriamo i quadri di un grande pittore; il nostro obiettivo è in quel momento trasmettere qualcosa che diventi bagaglio e arricchisca lo spirito dei bambini. Educhiamo gli occhi, la mente e il cuore a linguaggi diversi, a modalità comunicative nuove, a differenti modi di vedere e interpretare la realtà che ci circonda. 

Un filosofo medioevale diceva che noi “siamo nani sulle spalle di giganti”: siamo quello che siamo, culturalmente, intellettualmente, anche economicamente, grazie al patrimonio di valori allestito, anno dopo anno, secolo dopo secolo, dalle generazioni che ci hanno preceduto. Privare quindi un ragazzo della possibilità di conoscere questi linguaggi concorre a escluderlo da un mondo fatto di valori storici, estetici e culturali. 

 

21/05/2013

ANCORA SUL PODIO DE LAVERDI IL MAESTRO ZHANG XIAN

 

giovedì 16, venerdì 17, sabato 18 maggio 2013  Auditorium di Milano, largo Mahler 

dirigerà l' Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nel seguente programma :

  

Wagner : Tannhaüser, ouverture 

Wagner : Wesendonck Lieder

Beethoven :Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 

con la partecipazione del  Contralto Carina Vinke 

Torna a laVerdi il “secolo tedesco”, con Beethoven e Wagner omaggiati dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi con questo 35° programma di stagione - completamente sinfonico – che propone pagine che non è ardito definire immortali. Si comincia con l’Ouverture del Tannhaüser, grande opera romantica del compositore di Lipsia ispirata alle due leggende tedesche di Tannhäuser e delle gare poetiche dei cantori della Wartburg. I temi chiave sono l'opposizione fra amore sacro e profano, e la redenzione tramite l'amore (tema presente in molte opere di Wagner). Si prosegue con Wesendonck Lieder, ciclo di cinque canzoni per voce femminile, rarissimo esempio di saggi del Maestro al di  fuori dell’ambito drammaturgico. Guest Star de laVerdi, interprete vocale di Wesendonck Lieder, il contralto olandese Carina Vinke, di nuovo protagonista all’Auditorium di Milano dopo la mirabile interpretazione della Terza Sinfonia di Mahler lo scorso febbraio.

Dopo Wagner, è l’ora di Beethoven e della sua potente Settima Sinfonia: opera caratterizzata da una componente estrosa e da una originalità incondizionata, che spinsero Wagner a definirla “musica delle sfere a misura d’uomo”. E, come già la settimana precedente con l’esecuzione della Quinta Sinfonia, sarà ancora il direttore musicale de laVerdi, la Signora Zhang Xian, a guidare l’Orchestra con ferma autorevolezza e abile maestria , attraverso una pagina sinfonica tra le più esaltanti e coinvolgenti di sempre.

Appuntamento dunque giovedì 17  (ore 20.30), venerdì 17 (ore 20.00) e sabato 18 maggio (ore 16.00), all’Auditorium di largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, ).

Come sempre, giovedì, prima del concerto (ore 18.30), il foyer del bar dell’Auditorium ospiterà la tradizionale conferenza di introduzione al programma musicale della settimana.

 NOTA L’abituale replica della domenica pomeriggio viene anticipata al sabato (sempre alle ore 16.00), a causa di un impegno fuori sede dell’Orchestra. 

Programma

Il Tannhaüser, la grande opera romantica in tre atti scritta da Wagner tra il 1843 e il 1845, fu rappresentata per la prima volta a Dresda, il 19 ottobre 1845, sotto la direzione dell’autore. I conflitti interiori del cavaliere e Minnesänger Tannhaüser, dibattuto tra le tentazioni dei piaceri carnali e il puro amore spirituale, trovano una perfetta interpretazione sinfonica nell’Ouverture.La complessa tematica del dramma viene anticipata, infatti, in questa pagina che si apre con gli accordi solenni (Andante maestoso) dell’inno dei pellegrini, si sviluppa quindi (Allegro) sul motivo dedicato da Tannhaüser alla bellezza di Venere e su quello della “voluttà del monte di Venere“, per poi concludersi nel trionfo del canto dei pellegrini, nell’apoteosi della vittoria dello spirito sulla carne. 

Wesendonck Lieder (Mathilde Wesendonck songs) è un ciclo di cinque canzoni per voce femminile, con accompagnamento di pianoforte (più tardi orchestrata da Felix Mottl), composte da Wagner, rarissimi saggi del Maestro al di fuori dell'orbita del dramma.

Il compositore tedesco venne ispirato da cinque poesie di Mathilde Wesendonck, moglie del banchiere e mecenate Otto Wesendonck. 

La Settima Sinfonia nasce tra l’autunno 1811 e il giugno 1812, contemporaneamente all’Ottava e alle musiche di scena per Le rovine d’Atene. La prima esecuzione pubblica, sotto la direzione di Beethoven, fu organizzata l’8 dicembre 1813 nella sala dell’Università di Vienna, in una serata a beneficio dei soldati austriaci e  bavaresi feriti nella battaglia di Hanau: l’accoglienza fu entusiastica, in particolare in virtù el secondo movimento, l’Allegretto, di cui venne subito richieta la ripetizione. Già i contemporanei, anche i più spregiudicati come C. M. von Weber, avvertirono nell’opera una componente estrosa, una originalità spinta ai limiti del lecito; su questa linea si pone anche la celebre definizione di Wagner di “apoteosi della danza” e di “musica delle sfere a misura d’uomo”. In effetti, mai il ritmo strutturale, come elemento basilare dell’invenzione, aveva conosciuto una così straripante efficacia; come sempre, però, nella produzione centrale di B. l’energia scatenante è in equilibrio con il dominio formale, spinto qui a miracoli di controllo e maestria combinatoria. Considerando la natura particolare delle Sinfonie Ottava e Nona, si può dire che con la Settima B. chiude un capitolo nella storia della sinfonia, esaurendo tutto il potenziale linguistico e comunicativo evidenziato dalle ultime sinfonie di Haydn e Mozart circa venti anni prima. Alcuni spunti hanno una definizione così originale da non consentire altri sfruttamenti: così il collegamento fra il Poco sostenuto introduttivo e il Vivace (attraverso la ripetizione quasi  iperbolica di una sola nota), la costanza del ritmo puntato nel Vivace, l’essenzialità del profilo ritmico dell’Allegretto (una nota lunga e due brevi), l’entusiasmo dello scherzo (compreso il marziale trio ripetuto due volte come nella Quarta Sinfonia) e del finale (Allegro con brio), testimoni di quella “onnipotenza bacchica” messa in luce da Wagner e rimasta tale anche per il gusto moderno.

 

13/05/2013