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PRESENTATA A MILANO A PALAZZO MARINO LA STAGIONE DI MITO
Ogni strumento è come un germoglio ... che spunta sulla corteccia di un albero secolare", scriveva Stravinsky a proposito di Le sacre du printemps. Cento anni fa, la prima esecuzione di quest’opera provocò uno dei maggiori scandali della storia musicale; consacrata oggi come uno dei grandi capolavori verrà eseguita al Festival dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta insieme a un’altra “pietra dello scandalo” della storia musicale, la Kammersymphonie op. 9 di Arnold Schönberg.
Festival di tutte le musiche, MITO SettembreMusica è il palcoscenico ideale per ripercorrere le storie della musica che attraversano i differenti generi: dall’antica alla classica fino alla contemporanea, dal jazz alle espressioni più innovative della musica elettronica. La musica di oggi affonda le proprie radici nel passato, le vive, assorbe e trasforma, proiettandosi in un futuro che spesso vede convivere espressioni e realtà musicali apparentemente distanti. Il Festival MITO propone un cartellone ampio e variegato, dove la scoperta di generi ed epoche diverse diventa quasi obbligatoria: percorsi che celebrano la ricchezza e la varietà della musica, di ieri, come di domani.
Dal 4 al 21 settembre, per 18 giorni, Milano e Torino diventano un unico grande palcoscenico e offrono occasioni imperdibili per accostarsi a proposte artistiche diverse e di grande valore: 209 appuntamenti in 99 spazi canonici e non - sale da concerto, auditorium, chiese, piazze, cortili, musei, palazzi - di cui 183 concerti.
Tutto il programma è consultabile sul sito del Festival.
Rinnovo Carnet dal 28 maggio, vendita Carnet dal 15 giugno, vendita biglietti singoli da sabato 22 giugno, ore 8.
PENULTIMO CONCERTO DELLA STAGIONE A LAVERDI
Giovedì 6, venerdì 7, domenica 9 giugno 2013 Auditorium di Milano, largo Gustav Mahler
Mendelssohn: Sogno di una notte di mezza estate, Ouverture op. 21
Hindemith: Metamorfosi sinfoniche su temi di Carl Maria von Weber
Mendelssohn: Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 Italiana
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Gaetano d’Espinosa
Dopo l’acclamato debutto lo scorso settembre, seguito da altre tre performance in stagione, il conductor palermitano Gaetano d’Espinosa, classe 1978 (con la stagione 2013/2014 – la Stagione del Ventennale – nel ruolo di Direttore Principale Ospite de laVerdi), torna sul palco dell’Auditorium di Milano con un programma tutto sinfonico di stampo mitteleuropeo, che si snoda tra l’Ottocento romantico di Mendelssohn e il Novecento segnato dal secondo conflitto mondiale di Hindemith, che lascia la vecchia Europa per emigrare negli USA.
Il tradizionale “trittico” de laVerdi – penultimo appuntamento della stagione 2012/13 dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi - in calendario giovedì 6 (ore 20.30), venerdì 7 (ore 20.00) e domenica 9 giugno (ore 16.00), all’Auditorium di Milano in largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, ), propone dunque due “superclassici” del compositore di Amburgo, particolarmente amato dal pubblico del Belpaese: l’Ouverture da Sogno di una notte di mezza estate e la Sinfonia n. 4, universalmente conosciuta come Italiana; di Hindemith, invece, sarà eseguito un brano particolarmente apprezzato che rimanda anch’esso al primo Ottocento tedesco, ovvero le Metamorfosi sinfoniche su temi di Carl Maria von Weber.
DVORAK E BRAHMS ALLA VERDI SOTTO LA DIREZIONE DI ALDO CECCATO
giovedì 30, venerdì 31 maggio, domenica 2 giugno 2013
Auditorium di Milano, largo Gustav Mahler
Dvořák: Sinfonia n. 4 in Re minore
Brahms : Danze Ungheresi,17-18-19-20-21 (Orchstraz. Dvorak)
Danze Ungheresi 1-5-6
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Aldo Ceccato
Torna il Maestro Aldo Ceccato sul podio de laVerdi, per proporre al pubblico dell’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo due autori dell’Ottocento mitteleuropeo dal fascino infrangibile quanto inossidabile – Dvořák e Brahms – in altrettante opere senza tempo. Un programma che si traduce in magnetismo puro per l’ascoltatore anche meno “introdotto” nella musica sinfonica: la Sinfonia n. 4 del grande boemo (superata in popolarità solo dalla successiva Sinfonia “dal Nuovo Mondo”) e le Danze ungheresi del genio tedesco, di cui saranno proposte le n. 17, 18, 19, 20, 21 (con l’orchestrazione proprio del collega boemo); e le n. 1, 5, 6, quest’ultime fra le più famose ed eseguite in assoluto.
Ceccato, uno dei più profondi e completi conoscitori e studiosi del compositore boemo sulla scena mondiale, torna così a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, proseguendo con successo il progetto della proposta integrale delle sinfonie di Dvořák, dopo l’esecuzione lo scorso gennaio della Sinfonia n. 5; progetto che proseguirà anche nella prossima stagione de laVerdi – la Stagione del Ventennale - il prossimo ottobre, con la proposta della Sinfonia n. 3.
Appuntamento dunque per il consueto trittico giovedì 30 (ore 20.30), venerdì 31 maggio (ore 20.00) e domenica 2 giugno (ore 16.00) 2013, all’Auditorium di Milano in largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3, ).
Programma
La Sinfonia n. 4, composta in poco più di due mesi ed eseguita la prima volta a Praga il 2 febbraio 1890 sotto la direzione del’autore, è da sempre uno dei pezzi più amati di Dvořák, superata in popolarità solo dalla successiva Sinfonia “dal Nuovo Mondo”. La serena distensione, il naturale fluire del discorso musicale, la bellezza della melodia, la mancanza di forti contrasti, la brillante strumentazione, sono tutti elementi che rendono gradevole il lavoro, e non fanno rimpiangere la mancanza di architetture formali più elaborate. La forma sembra non avere altra pretesa che quella di fornire adeguato supporto al copiosissimo materiale melodico. L’Allegro con brio iniziale è basato sul contrasto piuttosto che sullo sviluppo dei temi, passando da andamenti impetuosi e violenti ad andamenti gentili e tranquilli ed è caratterizzato da un tema principale di sapore bucolico enunciato dal flauto. L’Adagio, riecheggiante da vicino un noto pezzo pianistico di D. intitolato Il vecchio castello, è introdotto sommessamente dagli archi, che avviano il ritmo e la melodia della prima parte, mentre la seconda è caratterizzata da una figurazione staccata distribuita fra archi e fiati. Il terzo tempo è basato su un movimento di valzer che contrasta con la sezione che funge da trio, dall’incedere semplicissimo quasi di canzone popolare. Una fanfara da inizio all’Allegro ma non troppo finale, a cui succede un breve episodio maestoso, d’andamento a processione. Il flauto introduce poi la seconda idea, non dissimile, peraltro, dalla prima, e presto seguita da una terza nella quale s’ascolta un duetto di clarinetti confortato da un risonante accompagnamento di bassi. Il finale conclude con il regolare ritorno del primo tema, misto a reminiscenze del primo tempo della sinfonia.
Le Danze ungheresi, originariamente composte per pianoforte a quattro mani, sono 21, distribuite in quattro quaderni. Il primo e il secondo quaderno, pubblicati nel 1869, ne contengono ciascuno cinque; il terzo e il quarto quaderno, pubblicati nel 1880, ne comprendono l’uno sei, l’altro cinque. Le melodie ungheresi (tzigane), che Brahms prese ad armonizzare ed elaborare, cominciarono ad interessarlo fin dal 1852, all’epoca in cui collaborava con il violinista ungherese E. Reményi. Tali rielaborazioni, cui lo stesso B. non dava molta importanza, ottennero tuttavia un travolgente successo di pubblico, già all’apparire della prima raccolta, tanto da rendere popolare il musicista anche presso strati di pubblico non ancor raaggiunti dalla sua produzione. Per quanto non ideate da lui, queste straordinarie melodie devono ad ogni modo a B. la notorietà mondiale di cui godono da più di un secolo. Ed è interessante notare come questa sua attenzione per il mondo musicale tzigano conviva parallelamente (per interi decenni) con la sua produzione più dotta: proprio da questa sua sotterranea passione scaturiscono non poche delle note di colore dei suoi concerti e delle sue sinfonie.
Formalmente semplicissime (in genere tripartite), queste danze presentano elementi espressivi tra loro nettamente contrastanti: il languore più sentimentale, l’irruenza più incontenibile, il gesto più rapido e giocoso. E il passaggio dall’uno all’altro di questi atteggiamenti sembra essere affidato all’estro improvvisatorio più acceso e imprevedibile. Delle 21 danze per pianoforte a quattro mani furono trascritte per orchestra dall’autore medesimo la prima, la terza e la decima, eseguite per la prima volta nel febbraio 1874 al Gewandhaus di Lipsia. Le altre, tranne l’ottava e la nona, sono eseguite di solito nelle trascrizioni sinfoniche di Parlow (fra le quali le due più famose, la quinta e la sesta), Hallén, Juon e Dvořák.
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - Largo Gustav Mahler
.83389.401/2/3 (orario biglietteria: a martedì a domenica 14.30 – 19.00)
Date concerti : Giovedì 30 maggio 2013, ore 20.30
Venerdì 31 maggio 2013, ore 20.00 - Domenica 2 giugno 2013, ore 16.00
Biglietti : Euro 31.00/23.50/18.00/13.00
LUNEDI' 27 MAGGIO CONCERTO STRAORDINARIO IN ONORE DI BERIO
Nel decimo anniversario della scomparsa del Direttore Onorario de laVerdi
Lunedì 27 maggio, ore 20.30 Auditorium di Milano - largo Mahler
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Trombone Giuliano Rizzotto
Oboe Luca Stocco
Clarinetto Raffaella Ciapponi – Fausto Ghiazza
Mezzosoprano Gabriella Sborgi
Direttore Ruben Jais
laVerdi rende omaggio al suo Direttore Onorario, il Maestro Luciano Berio, con un concerto straordinario dedicato al grande compositore, nel decimo anniversario della scomparsa.
Il nome di Berio, nato a Oneglia il 24 ottobre 1925 e scomparso a Roma il 27 maggio 2003, è indissolubilmente legato all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi da anni di proficua, intensa, entusiasmante collaborazione.
L’appuntamento è per lunedì 27 maggio 2013 (ore 20.30), all’Auditorium di Milano in largo Mahler (info e prenotazioni: 02.83389401/3/3, , ingresso euro 14/12,50/7), con l’Orchestra Verdi – diretta dal Maestro Ruben Jais - che ripropone l’opera del compositore attraverso un excursus che intende tratteggiarne – sia pure nel limitato spazio di una serata – la multiforme quanto geniale creatività musicale.
Sul palco, insieme con l’Orchestra sinfonica, le prime parti de laVerdi in veste anche solistica – Giuliano Rizzotto (trombone), Luca Stocco (oboe), Raffaella Ciapponi e Fausto Ghiazza (clarinetto) - oltre alla voce solista del mezzosoprano Gabriella Sborgi, che torna all’Auditorium di Milano graditissima ospite de laVerdi, nell’interpretazione delle Folk Songs. Gabriella Sborgi ha appena cantato in Sala Nervi in Vaticano, in prima mondiale, brani di musica sacra di Mons. Bartolucci, 96enne, compositore e maestro della Cappella Sistina per 50 anni, direttore Boris Brott; il concerto è stato trasmesso in diretta da Rai 5 e in differita da Rai1.
Il programma della serata vedrà l’esecuzione de: Sequenza V per trombone solo (Berio); Quattro versioni originali della ritirata notturna di Madrid (Berio-Boccherini); Sequenza VII per oboe (Berio); Sonata per clarinetto e orchestra in Fa minore op. 120 n. 1 (Berio-Brahms); Sequenza IX per clarinetto (Berio); Folk Songs (Berio).
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
.83389.401/2/3 (orario biglietteria: a martedì a domenica 14.30 – 19.00)
Date concerto
Lunedì 27 maggio 2013, ore 20.30
Biglietti
Euro 14.00/12.50/7.00
QUANDO LA MUSICA VA AL MUSEO
A Milano, al Museo del Novecento si terranno una serie di Concerti e proiezioni a cura del Centro Musica Contemporanea .
Ecco il programma:
LE SACRE DU PRINTEMPS
Mercoledì 29 maggio 2013, ore 17.30
Seminario-Concerto:
La Sagra della Primavera di I. Stravinskij nel giorno del 100° anniversario dalla prima del 1913
Duo pianistico PIANOx2:Rossella Spinosa - Alessandro Calcagnile pianoforte a quattro mani
ingresso libero
PROKOFIEV & EISENSTEIN
Giovedì 3 ottobre 2013, ore 20.30
Aleksandr Nevskij (1938) Conferenza e proiezione
nell’ambito del GRAN FESTIVAL DEL CINEMA MUTO 2013
ingresso libero
I HAVE A DREAM
Mercoledì 13 novembre 2013, ore 17.30
Nuove composizioni commissionate per il 50° anniversario del discorso di M.L.King
NEW MADE ENSEMBLE
ingresso libero
NO SOLO PORTEÑO
Mercoledì 4 dicembre 2013, ore 17.30
Tanghi da concerto di compositori del novecento e contemporanei
NEW MADE ENSEMBLE
ingresso libero
JEWISH COMPOSERS
Mercoledì 29 gennaio 2014, ore 17.30
Musiche di compositori del novecento e contemporanei di cultura ebraica
NEW MADE ENSEMBLE
ingresso libero
MADE IN USA
Mercoledì 19 febbraio 2014, ore 17.30
Musiche di Irving Fine e autori americani contemporanei NEW MADE ENSEMBLE
ingresso libero
FESTIVAL 5 GIORNATE
Decima Edizione
Martedì 18 marzo 2014, ore 17.30
Mercoledì 19 marzo 2014, ore 17.30
Giovedì 20 marzo 2014, ore 20.30
Venerdì 21 marzo 2014, ore 17.30
Sabato 22 marzo 2014, ore 20.30
ingresso libero
Mercoledì 29 maggio, ore 17.30, presso il Museo del Novecento di Milano con un evento straordinario d'anteprima prende avvio la manifestazione NOVECENTO E DINTORNI a cura del CENTRO MUSICA CONTEMPORANEA di Milano. NOVECENTO E DINTORNI vuole offrire uno sguardo inedito e trasversale sul repertorio musicale classico del novecento e contemporaneo, proponendo programmi tematici che congiungono autori storici e dei nostri giorni.
L'anteprima del 29 maggio coincide con uno degli anniversari più importanti di quest'annualità, ovvero il centenario dalla prima esecuzione di "La Sagra della Primavera" di Igor Stravinskij (Parigi, 29 maggio 1913, Théâtre des Champs-Élysées). L’opera sarà eseguita nella versione dell’autore per pianoforte a quattro mani. Il concerto sarà realizzato dal Duo pianistico PIANOx2, formato da Rossella Spinosa (pianista e compositrice) e Alessandro Calcagnile (pianista e direttore d’orchestra), con una breve conferenza d’introduzione a cura degli artisti.
Per informazioni:
www.centromusicacontemporanea.it
www.museodelnovecento.org
www.pianox2.it